Territorio

Vin santo del Chianti: a tavola il vino DOC dell'amicizia

Il Vin Santo del Chianti, prodotto esclusivo delle provincie di Pisa, Siena, Pistoia, Firenze, Prato e Arezzo, è quanto di più vicino si possa avere al cosiddetto nettare degli dei. Si tratta di un vino passito che vanta il marchio "prodotto di origine controllata" (DOC) che ben si aggiudica grazie alle particolarità che lo caratterizzano, dovute a una terra ricca e florida, come la Toscana, dove i vigneti acquisiscono sapori e aromi ineguagliabili.

A Buti, che appartiene al territorio pisano, il Vin Santo del Chianti si ripropone comeil principe delle tavole accompagnando la tipica pasticceria secca toscana; Il Vin Santo inoltre è considerato il vino dell’amicizia e dell’ospitalità. Ha ottenuto il riconoscimento DOC nel 1997 in virtù di caratteristiche organolettiche e processi di conservazione, tra cui un lungo appassimento delle uve, che solo nei territori toscani è possibile riprodurre.

Il Vin Santo del Chianti DOC si propone in due versioni: quella nel colore giallo paglierino, dorato, dall’odore intenso e il sapore secco, e quello rosato che presenta un sapore più dolce e amabile. Viene prodotto a seguito di una selezione certosina delle uve per cui solo le migliori vengono utilizzate per questo vino che, per aspetto e gradazione, è molto simile a un liquore.

Testimone di una civiltà contadina ormai scomparsa, il Vin Santo occupa un posto di rilievo nella proposta enogastronomica della Toscana già a partire dal Medioevo tanto che proprio sull’origine del nome nascono leggende e saperi di varia natura. Tra le ipotesi più fondate c’è quella di un frate che nel XIV secolo distribuiva vino, solitamente impiegato per celebrare la messa, che faceva guarire gli ammalati che lo bevevano. Da qui la convinzione che si trattasse di un vino miracoloso, "Santo" per l’appunto.

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